giovedì 13 marzo 2008

scheda tecnica



PROGETTO MULTIMEDIALE PER RAGAZZI
Romanzo illustrato (eventualmente fumetto in 3 tomi a copertina rigida) con prospettiva di adattamento cinematografico (lungometraggio animato 3D) o televisivo (serie tv animata).
TARGET
10/15 anni (soprattutto adolescenti femmine)
GENERE
Ghotic novel grottesca dal sapore Burtonesco.
STILE
Le opere di riferimento sono "Corpse Bride" e "Edward Scissorshands".
TECNICA
Illustrazioni in stile anglo-americano, adatte alla resa fumettistica e all’adattamento dei characters in models 3D.
TEMA
Il mondo del balletto viziato da imposizioni castranti e competivismo sfrenato.
ARCHETIPO DI RIFERIMENTO
La vendetta che cela un bisogno d’amore negato e non concede di godere della compagnia degli altri, strumenti di azioni riparatorie del torto subìto.
AMBIENTAZIONE
Un’elitaria Parigi di fine anni ’50, con scene collegiali alla "Pic nic a Hanging Rock" nel rigido collegio di danza della Rue De La Rose.
Ad essa si contrappone un territorio sotterraneo e labirintico, dove le regole che vigono fuori sono rovesciate.
PLOT
La bimba Regina viene respinta dalla scuola di danza e ripudiata da sua madre perché è troppo grassa per ballare. Rifugiatasi nel retrobottega di una pasticceria, in 8 anni di abbuffate notturne la sua stazza cresce assieme alla sua sete di vendetta: allestisce un folle spettacolo dove ballerine grasse danzano assieme a ragni giganti e l’etoile della scuola viene gonfiata fino ad esplodere.
IDEA DOMINANTE
L’accettazione di sé passa sotto il vaglio inflessibile di chi dovrebbe amarci. Ma per realizzare la propria natura bisogna guardare oltre l’aspetto fisico e i clichè, ed essere in definitiva ciò che amiamo.

SOGGETTO

Regina fugge di casa all’età di 6 anni, rifiutata dalla scuola di danza e ripudiata da sua madre perchè è troppo grassa per ballare. Ma fuggendo si imbatte per caso nella Cattedrale Gotica del Fleur du Marie e un’antica profezia si compie su di lei…

Regina scopre la magica Pozione Gonfiaragni con cui allestisce un vero esercito di mostri.
99 ragni antropomorfi divengono suoi complici nell’allestimento di una grottesca vendetta contro la scuola di ballo colpevole del suo ripudio, che ha luogo 8 anni dopo la sua fuga.
Regina fa rapire dai suoi ragnoni alcune tra le più brave ballerine della scuola e allestisce uno spettacolo folle, in cui ballerine grasse danzano assieme a ragni in calzamaglia.
Nel suo spettacolo "Baloon" Regina intende mostrare al mondo austero di Parigi quanto sia gioiosa e vitale la bellezza di danzatori grassi, mostruosi e sgraziati…

…Ma sprizzanti la sana euforia dello zucchero!

E fin qui, poco male, se non fosse che una vendetta non è tale se qualcuno non soffre.
E per Regina quel qualcuno è Dodieu Merlot, prima ballerina della scuola di danza, che ha intenzione di annientare in modo bizzarro durante lo spettacolo, in un finale a sorpresa.

Ma Regina non ha fatto i conti con Vick, il primo ragno antropomorfo ottenuto dalla magica pozione: esemplare unico, dotato di raro talento e della umana capacità d’amare.
Vick si invaghisce infatti di una delle ballerine rapite, Amelie Sauvignon, umile e indigente, una nullità per il mondo elitario della danza, ma decisa a diventare una ballerina.
Vick la trae in salvo contro la volontà di Regina e la conduce al suo covo sotterraneo, un ambiente fantastico arredato da magnifici orditi di ragnatela che precorrono la moderna tecnica optycal. Vick è un vero artista della tessitura e Amelie vede in lui una realtà più profonda di quella superficiale del balletto, va oltre l’aspetto fisico e si innamora a sua volta.

Alla prima dello spettacolo tutti i personaggi si ritrovano al prestigioso Auditorium di Parigi.
E sul palcoscenico, tra danze tragicomiche e musiche struggenti, Vick e Amelie riescono a distogliere Regina dal suo intento omicida.
Inaspettatamente, lo spettacolo innovativo Baloon mette in crisi il pubblico austero di Parigi che lo acclama come arte contemporanea, mentre nessuno comprende il vero intento di Regina.

Ma il vero miracolo è che Vick trova il coraggio di essere se stesso ed esce allo scoperto; Amelie viene scritturata dall’Ecole Royale de Paris e la madre di Regina la riabbraccia dopo 8 lunghi anni. La Profezia del Fiore di Maria è il mezzo con cui l’amore trionfa su tutto.

Mai veri eroi di questa storia sono Vick e Amelie, che ci invitano a riflettere su quanto sia indispensabile andare oltre l’apparenza per incontrare se stessi.

TEMATICHE

Il tema della vendetta:
Regina intende distruggere il mondo che non l’ha accettata, imponendo la gioia del tondo, del colore e della disarmonia; il caos emozionale sull’equilibrio razionale e la pulsione sulla regola. L’acme della sua ripicca è gonfiare fino a far esplodere la snob e "gonfiata" Dodieu Merlot, prima ballerina alla scuola di Olga Sklerenkova.

L’ostacolo alla vendetta:
Il ragno antropomorfo Vick è "la mirabile farfalla" generata dalla pozione ottenuta con un miracoloso petalo del Fluer du Marie.
Il suo talento per la tessitura e la sua capacità d’amare fanno di lui un essere umano.
Grazie all’amore per Amelie si nobilita e riesce a vedere oltre le apparenze: scopre la follia di Regina e ne ostacola il piano criminoso.

La risoluzione positiva:
L’amore parentale ristabilisce il giusto equilibrio grazie al Fleur du Marie, che contribuisce alla conversione di Olga, finalmente pentita di aver ripudiato la figlia.
L’amore improbabile tra Vick e Amelie riesce a liberare entrambi: Vick trova il coraggio di esporsi al mondo e di affrancarsi dalla sua carceriera; Amelie osa un modo di ballare più istintivo, vince la paura dell’altezza e viene accolta all’Ecole Royale du Paris.

La danza
La danza vive in quest’opera come una protagonista oltraggiata dalla rigidità mentale.
Per cui il balletto classico diviene sofferenza (castrazione suscitata da regole imposte) laddove
l’elitaria Parigi ha perso la gioia dell’espressione artistica.
Sarà invece il folle spettacolo di Regina a riportare quella gioia sui volti degli spettatori: un’esagerazione in senso opposto è quello che ci vuole per scuotere l’animo di chi ha sacrificato l’espressione in virtù della maniera.
"Baloon" diviene il baluardo della passione per il movimento e della voglia di sentirsi liberi e sfrenati ( tanto che le ballerine grasse fluttuano in aria come palloncini ancorati al palco da evanescenti ragnatele ).

L’elemento magico:
La Cattedrale Gotica del Fleur du Marie fornisce l’elemento magico atto a creare i presupposti del finale positivo: la riconciliazione tra madre e figlia.
La fuga disperata di Regina da sua madre innesca il meccanismo della narrazione.
Quella notte Regina si imbatte nella cattedrale per caso e un’antica profezia viene messa in atto: la chiesa libera il miracoloso Fiore di Maria imprigionato da secoli finchè un figlio ripudiato dalla madre avesse spezzato l’incantesimo che lo murava nella cattedrale.
Sono i 100 petali della Rosa di Maria a costituire l’elemento magico della storia.
Con 99 petali Regina crea 99 dosi di pozione Gonfiaragni per originare gli unici compagni che può permettersi nel suo rifugio segreto nel retrobottega della pasticceria: 99 ragni antropomorfi.
I suoi ragni scavano il territorio sotterraneo dove Regina sopravvive al suo esilio forzato per 8 anni e ordisce la sua folle vendetta.
Il centesimo petalo viene invece intercettato da Olga Sklerenkova, direttrice del collegio di danza e, in un colpo di scena, insospettabile madre di Regina. Il petalo ne determina il pentimento e il desiderio di riprendere la figlia con sé.

Il tema del Freak:
Vick è il vero protagonista della vicenda e incarna la poetica del freak: il mostro dai sentimenti umani che con le sue azioni diviene modello di virtù.
È un ragno antropomorfo e Regina lo tiene soggiogato con l’inganno: gli ha fatto credere che la pozione Gonfiaragni abbia una durata limitata e tutte le sere deve essergli somministrata, se non vuole tornare ad essere un ragno.
In realtà Vick può decidere di trasformarsi ogni volta che vuole, come fanno gli altri 99 ragnoni al servizio di Regina. Ma la sua intelligenza e il suo talento nella tessitura lo rendono nettamente superiore agli altri ragni e un servitore indispensabile per Regina.
Ma lo rendono anche desideroso di affrancarsi da lei per realizzare se stesso.
Ed è l’amore per Amelie a dargli il coraggio di fare questo difficile passo: mettendosi in gioco per conquistare la sua fiducia,Vick si affranca dalla sua padrona.

L’aspetto didattico

Le restrizioni esasperate che il collegio di danza di Olga Sklerenkova impone alle sue allieve sono crimini contro l’infanzia. D’altro canto la sfrenata istintività di Regina è un’esagerazione in senso opposto.
Ciò che ricercano i personaggi positivi è un sano equilibrio dove poter coltivare i propri talenti nel rispetto della propria natura, per realizzare se stessi.
Aspetto fisico, clichè e regole imposte rappresentano un muro che può essere scavalcato dalla forza di volontà di chi intende emergere e di chi ha capacità d’amare.

Il lato comico
L’ironia dell’opera scaturisce dall’esagerazione dei due modelli negativi contrapposti.
Regina incarna il paradosso di sentirsi leggera come una farfalla nonostante la sua mole pachidermica. Olga Sklerenkova diviene una macchietta quando getta via la maschera di austerità e si sfoga in un’orgia di dolci e alcool, rivelando le tensioni che la dominano e che cerca di ignorare.
I ragnoni creati da Regina sono forieri di continue gag per la loro scarsa intelligenza e la pulsione a emulare gli umani senza averne la sostanza.
Il balletto di Regina è il trionfo di un’ironia grottesca che ricorda la danza contemporanea d’avanguardia, dove gravità ed equilibrio sono sfide alle normali leggi della fisica.
Le ballerine gonfiate come palloncini riescono ironicamente a sembrare leggere perché non poggiano mai a terra, ma volano; mentre i ragnoni in calzamaglia, che dovrebbero essere leggeri e impalpabili come suggeriscono le loro zampe, risultano al contrario maldestri e pasticcioni.
L’ispettore di polizia a cui è affidato il caso delle ballerine scomparse mette in luce il lato ottuso e della legge, che non sa interpretare il dramma umano che si cela dietro ai crimini.
In particolare il rapporto con Alfonsò, che nutre un timore reverenziale per le autorità, fornisce terreno fertile a scene comiche dal sapore Keatoniano.

1 commento:

Dumbo ha detto...

Boris Borisko è um gran figo !!! Si può avere il numero di telefono ?

Dumbo